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Tra passato e presente: la storia di Hermès

Con il passare degli anni il settore della moda è diventato sempre più influente nei confronti di persone provenienti da tutto il mondo. Questo specifico ambito è nato dall’esigenza dell’essere umano di coprirsi con abiti, ma con il tempo si trasformò in un mezzo per farsi riconoscere e differenziarsi dagli altri, ma anche come una vera e propria passione personale. Il potere ottenuto deriva soprattutto dall’uso dei social media, sempre più comuni tra i giovani, grazie ai quali i brand della moda diffondono e fanno pubblicità alle proprie creazioni. Il target del settore della moda è molto esteso, ma contiene una parte molto più influenzabile: i giovani. Influenzabili perché al giorno d’oggi, per distinguersi e farsi notare agli occhi degli altri, utilizzano prodotti molto costosi e di marca. Il settore della moda è inoltre in costante cambiamento, per creare l’esigenza di nuove innovazioni e di diversi consumi. Ma molti brand di lusso ripropongono delle tendenze già esistenti riprese dal passato. Uno di questi è proprio Hermès, un brand che resta fedele al proprio modello artigianale e ai propri valori.


L’evoluzione di Hermès è dovuta alla loro capacità di stare al passo con i gusti dei clienti, facendo sempre molta attenzione alla qualità dei materiali. Hermès inizialmente non era una maison di moda come lo è tuttora. Nasce per realizzare equipaggiamento da equitazione come, bardature, selle e altre attrezzature. L’azienda viene avviata nel 1837 a Parigi da Thierry Hermès. Intorno alla seconda metà del XIX secolo viene rivisitata da Emile-Maurice Hermès, nipote di Thierry che amplia il marchio e realizza il primo prodotto simile a una borsa, ovvero un portaoggetti da equitazione, che verrà usato poi come valigia da viaggio. Negli anni venti il brand subisce un forte cambiamento: si interessa sia di moda maschile che femminile e realizza i primi orologi, gioielli, arredi e accessori. Nel 1929 la stilista Lola Prusac crea il primo foulard della maison che diventerà uno dei capi più importanti del brand. Prusac sarà capo di una collezione di borse ispirate a Piet Mondrian, tra cui le due più conosciute sono la Birkin e la Kelly.

La creazione della borsa Birkin inizia in un volo Londra-Parigi. Durante il viaggio, Jane Birkin, attrice e cantante inglese, racconta a Jean-Louis Dumas, presidente di Hermès di non riuscire a trovare una borsa abbastanza capiente, in grado di contenere tutte le cose che le servivano. Una

volta rientrato a Parigi, Dumas decide di creare la borsa perfetta per Jane Birkin. Si ispira alle borse portasella che la Maison produsse nel 1800: è capiente, elegante e sportiva allo stesso tempo. La borsa inizia fin da subito a essere apprezzata e amata dalle donne, ottenendo una fama senza eguali, tanto da arrivare al giorno d’oggi in cui, chiunque desideri una Birkin deve mettersi in una lista d’attesa molto lunga.


Ognuna di queste borse è realizzata a mano da un unico artigiano che impiega dalle diciotto alle quarantotto ore di lavoro. Esiste in diverse dimensioni, da quella più piccola fino a quella ideale per viaggiare e può essere inoltre realizzata in diversi pellami come coccodrillo, pitone e persino struzzo. Il prezzo di una Birkin è molto alto ma, poiché più passa il tempo più il prezzo aumenta, è considerato un vero e proprio investimento.

Molto simile può essere il ragionamento per la Kelly, un’altra borsa molto importante realizzata da Hermès. Molte persone non riescono a percepire la differenza tra la Birkin e la Kelly, ma anche se sono molto simili, esiste un trucco semplice per distinguerle: la Birkin ha due manici, si può portare solo a mano e non si chiude. La Kelly invece ha un unico manico, ma si può indossare a tracolla e presenta una chiusura diversa. La Kelly nasce negli anni trenta quando Robert Dumas creò una nuova borsa per signora, la cui caratteristica erano le cinghie, la «Haut à courroies».


La fama di questa borsa arriva negli anni cinquanta quando la principessa di Monaco Grace Kelly, celebrità hollywoodiana, fu fotografata mentre indossava proprio la Haut à courroies. L’attrice la utilizzò per proteggere e nascondere l’addome, dato che in quel periodo stava attraversando la prima fase della gravidanza. Proprio per questo, Hermès decise di chiamare la borsa «Kelly». Ogni Kelly è realizzata a mano da un artigiano il cui nome sarà inciso all'interno della borsa insieme alla data di produzione: due dettagli che la identificano come originale e aggiungono valore al prodotto stesso.


La qualità è presente in ogni fase della lavorazione. Innanzitutto i requisiti per la selezione delle pelli sono precisi e rigorosi, senza variazioni. Selezionate quindi le pelli, vengono consegnate presso l’atelier, dove l’artigiano inizia a creare la prima fodera interna in pelle di capra e successivamente si dedica alla base, cucita a mano. Questo è il motivo per cui le due borse hanno un prezzo molto elevato, non accessibile a tutti, desiderate da milioni di donne dal primo momento in cui sono state realizzate.


B. Sberna, G. Marcolin, I. Tanzini, I. Trivella

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