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Intervista a Francesco Dalla Bona, ex studente del Carli

«Che cosa diresti ai futuri ragazzi del Carli?»

«Il mio consiglio è quello di essere sempre curiosi e fare sempre quel passo in più, perché non bisogna mai essere i migliori ma essere unici tra tutti. Il migliore modo di essere unici, secondo me, è indagare sempre il mondo che ci circonda chiedendosi sempre com’è fatto e come funziona.»


«Quali consigli daresti per lo studio?»

«Il miglior modo per studiare, basandosi sulla mia esperienza, è farsi delle domande su quello che stai studiando. Se si riesce a formulare un discorso anche rispondendo a quello che ci si è chiesti, e su quello che si sa, si può capire di avere studiato, e quindi essere pronti per un’eventuale interrogazione o verifica. Un altro consiglio è quello di non arrivare mai all’ultimo minuto per studiare, ma portarsi avanti ogni giorno in modo da distribuire il lavoro e diminuirlo.»


«Qual è la cosa che ti è piaciuta di più del Carli?»

«Lo sguardo all’innovazione. La scuola italiana ha il problema di non concentrarsi su quello che sarà ma su cos’è stato. In particolare avendo fatto lo scientifico, una delle cose che ho apprezzato è stata la grande attenzione verso la tecnologia per capire come funzionano tutti gli strumenti che ci aiuteranno in futuro.»


«Che cosa ti ha spinto a scegliere questo liceo?»

«Uno dei principali motivi è stato il fatto che mi permettesse di arrivare al mondo universitario con un anno di anticipo. Inoltre offre un’ampia conoscenza della lingua inglese applicata anche a materie scolastiche, oltre che di altre lingue, varietà delle attività proposte tra esperienze estere, conferenze e attività scientifiche.»


«Ti sei trovato preparato nel passaggio dal liceo all’università?»

«Sì, io mi sento preparato anche se l’università è completamente diversa dal liceo. Avendo scelto un corso universitario che tratta principalmente l’ambito economico, posso dire che la preparazione matematica che mi ha dato il Carli è più che ottima, soprattutto grazie al professor Calarco.»


«Tornando indietro sceglieresti di nuovo il Carli?»

«Sì, per le conoscenze che ho appreso, per le esperienze che mi ha offerto, per la preparazione che mi ha dato, ma soprattutto per i legami che ho creato con le persone che mi circondavano e che mantengo tutt’ora.»


«Qual è stato il tuo rapporto con i professori?»

«Mi sono trovato sempre molto bene con loro, sono stati sempre disponibili e propositivi e qualsiasi problema potesse nascere, è sempre stato risolto rapidamente e in maniera costruttiva.»


«Qual è stata la tua materia preferita e perché?»

«La matematica! Perché è il linguaggio unico dell’universo: qualsiasi cosa può essere descritta matematicamente in modo oggettivo e tutto è riconducibile ad essa.»


«Che cosa ne pensi degli iPad a scopo didattico?»

«È fondamentale rapportarsi bene con gli strumenti tecnologici: saper fare una presentazione, riuscire a scrivere un documento di testo, gestire i file e imparare l’uso di Excel. Purtroppo non tutti riescono a usarlo responsabilmente e per questo va monitorato attentamente dai professori.»


«Come ti sei trovato con le esperienze all’estero?»

«Purtroppo quelli del mio anno sono stati penalizzati dalla pandemia di COVID-19. Tengo però a precisare che la scuola è stata da subito all’altezza nell’affrontare le problematiche che la didattica a distanza ha posto in essere. Le mie esperienze purtroppo non sono state tante, ma hanno aiutato molto la mia formazione sia come studente che come persona. Un esempio è stata quella in Germania che mi ricorderò per sempre.»


E. Dalla Bona, F. Senatore

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