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Anna Wintour: la direttrice della Bibbia della moda

Anna Wintour è un’editrice e una giornalista inglese, direttrice della rivista Vogue America dal 1988, considerata la più prestigiosa al mondo. L’inimitabile pubblicista è da sempre un enigma: nessuno sa cosa passi sotto quel caschetto biondo, che ne aumenta l’unicità.


L’infanzia

Anna Wintour è nata a Hampstead il 3 novembre 1949. Nella sua giovinezza ha studiato alla North London Collegiate School, dove si è spesso ribellata al codice di abbigliamento, iniziando a sviluppare una grande passione per la moda. Autonomamente accorciava gli orli delle sue gonne e venne presto espulsa dalla scuola, addirittura prima del diploma.

Nella prima fase della sua adolescenza ha iniziato a portare i capelli a caschetto, un’acconciatura che la caratterizza nel corso di tutta la sua carriera. Non frequentando nessuna scuola, Anna iniziò a lavorare, come apprendista, da Harrods, percorrendo i suoi primi passi verso il mondo della moda.


L’inizio della carriera

Mentre studiava e si interessava alla sua disciplina preferita, ha cominciato a lavorare in una boutique che ha presto abbandonato, iniziando a scrivere per Oz Magazine. È stata poi assunta da Harper’s and Queen a Londra, per poi trasferirsi a New York per Harper’s Bazaar e Viva, una rivista per donne, con la qualifica di assistente editoriale e redattrice di moda.

Nel 1985, tornata a Londra, ottiene il suo primo lavoro come caporedattrice del magazine British Vogue. È ricordata per aver rivoluzionato la rivista, licenziando la maggior parte dello staff per assumere nuove menti, incoraggiando così il cambiamento; da qui il suo soprannome «Nuclear Wintour».


Il primo numero

La svolta arriva nel 1988, quando subentrò alla guida di Vogue America al posto di Grace Mirabella.

Nel novembre dello stesso anno è pubblicato, sotto la sua direzione, il primo numero. Invece della solita foto di copertina, in cui in primo piano appare solo il volto della modella, Wintour ha scelto una giovane mannequin che posa per strada in jeans e maglione Lacroix couture. È un segno di una nuova era per la rivista, orientata più verso i giovani e la moda di tutti i giorni.

Una delle sue strategie è stata quella di continuare ad avvicinare l'alta moda con quella prêt-à-porter, come i jeans della foto, scelti all'ultimo momento, perché la modella era ingrassata e la gonna che avrebbe dovuto indossare non le stava più bene. Negli anni, Wintour ha portato un grande successo commerciale a Vogue America, anche grazie al massiccio utilizzo di celebrità per le sue copertine.


Il guadagno

Wintour ha firmato con Condé Nast — l'editore che gestisce Vogue e molte altre importanti riviste — un contratto con uno stipendio di oltre due milioni di dollari all'anno, un autista personale e duecento mila dollari per il suo personale abbigliamento. Nel 2013, oltre a mantenere la sua leadership a Vogue, è stata promossa come direttore artistico dell'intero gruppo Condé Nast per volere dell'amministratore delegato Chuck Townsend.


Oggi

Al giorno d’oggi la crew di Vogue e il gruppo Condé Nast si sono trasferite nella storica sede di Times Square al nuovo One World Trade Center, costruito nel luogo in cui è avvenuto l’attentato alle torri gemelle nel 2001. Nel 2018 Anna Wintour viene riconosciuta come direttrice a vita della rivista Vogue.


Cinque curiosità

Wintour è stata elencata come una delle cinquanta persone meglio vestite sopra i cinquant’anni da The Guardian nel marzo 2013. Amando le pellicce, è odiata dalla maggior parte degli animalisti; durante la settimana della moda di Parigi, le è stata buttata una torta in faccia dagli attivisti di Peta. Non c’è Anna Wintour senza occhiali da sole e difficilmente se ne priva anche perché in un’intervista spiegò che la aiutano quando è stanca e assonnata, così riesce a nascondere la noia durante gli show a cui partecipa. Non è un’amante delle borse, spesso la si vede in giro con occhiali, telefono e un caffè in mano ma mai con una pochette o una tracolla; anche durante le sfilate si priva della comodità di spostarsi con una borsa. Una delle sue passioni più grandi è il tennis e niente le impediva di andare a giocare ogni mattina alle sei; questi suoi allenamenti mattutini le servivano per affrontare i parenti nelle partite, indossando una tuta firmata Prada.



Anna Wintour


B. Sberna, G. Marcolin, I. Tanzini, I. Trivella

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