Le antiche origini del Natale
Non ci sono dubbi sul fatto che il Natale sia una delle festività più amate e celebrate al mondo, ma quali sono le sue effettive origini? Il pensiero del Natale rimanda tutti noi alla religione cristiana e alla nascita di Gesù bambino; tuttavia, numerosi studi dimostrano che il giorno di Natale abbia in realtà origini molto più antiche. Questa giornata ha una storia molto longeva, perché è stata da sempre legata alla nascita del sole, sia per motivi astronomici che religiosi.
Una delle prime feste, celebrata il 25 dicembre, risale all’Antico Egitto e aveva la funzione di celebrare la nascita del dio del sole Horus, figlio di Iside e Osiride. Questo dio veniva rappresentato nei mosaici e nelle sculture in braccio alla madre e con una corona sul capo. Tale rappresentazione rimanda inevitabilmente all’iconografia cristiana della Madonna con il bambino, che viene rappresentata in una maniera molto simile. Inoltre, in Egitto gli dei erano molto venerati e per questo motivo il 25 dicembre rappresentava una data davvero importante nel calendario della popolazione. Horus era una delle divinità più idolatrate in Egitto per questo motivo il suo culto era molto diffuso e le sue rappresentazioni frequenti.
L’esempio egizio è solo il primo di tanti; infatti, anche i Babilonesi celebravano una festa molto simile al Natale. Nella cultura babilonese il 25 dicembre si festeggiava il dio Sole: Tammuz. Inizialmente questa divinità era celebrata singolarmente, ma poi venne introdotta la figura della dea Ishtar, spesso rappresentata con Tammuz che è raffigurato con un’aureola di dodici stelle con la funzione di celebrare i segni zodiacali. Oltre a questa analogia, Tammuz era un dio molto simile a Gesù Cristo, infatti sostenne gli stessi valori di Cristo e come il Messia morì e risorse dopo tre giorni.
Un’altra civiltà che ha una profonda relazione con la data del 25 dicembre è quella romana. I Latini celebravano due diverse festività il 25 dicembre: il Dies Natalis Solis Invicti e la nascita del dio Mitra, un dio di origine persiana, adottato dalla religione romana.
Il Dies Natalis Solis Invicti era celebrato durante questa giornata perché il 25 dicembre era considerato il giorno più corto dell’anno e per questo motivo il giorno del solstizio d’inverno. Questa data, inoltre, si inseriva nelle festività dei Saturnalia, che si protraevano dal 17 al 25 dicembre, giorno d’inizio dell’anno nuovo e della nascita del nuovo sole.
Mitra, invece, era il dio dei soldati, figlio del dio Sol, nato nel mondo per salvare l’umanità del male. La nascita di Mitra possiede non poche analogie con quella di Cristo; infatti, il mito narra che il dio fosse nato da una vergine in una grotta e che i pastori presenti a questo evento avessero offerto al neonato una moltitudine di doni. Oltre alle circostanze simili del dies natalis, riscontrabili tra queste due figure anche Mitra era un dio salvatore, un dio messaggero, che aveva la missione di essere l'intermediario tra l’uomo e il dio Sol, considerato la divinità suprema.
Nel corso dell’Impero romano numerosi culti religiosi andarono nell'oblio, come quello degli dei egizi e quello del dio Mitra, che aveva origini pagane. Questo favorì lo sviluppo di una nuova festività promossa dalla nuova religione cristiana che celebra la nascita di Cristo: Il Natale. Per fare in modo che i Romani accettassero la civiltà cristiana, i fedeli decisero che il Natale e la celebrazione di nascita di Cristo dovessero essere calendarizzate nello stesso giorno della rinascita del sole: il Dies Natalis Solis.
La nascita di Cristo è tuttora uno degli eventi più importanti del calendario cristiano e per questo motivo viene celebrata con numerosi riti religiosi che si protraggono nel corso di diversi giorni. Il Natale è sempre stato una festività molto celebre e diffusa, nonostante non molti sappiano la sua origine precisa. Bisogna, però, ricordare che questa festività è la perfetta occasione per mettere in pratica i valori di pace e amore promossi dal Cristianesimo e da tutte le precedenti religioni.
G. Poli
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