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Il canone di Guerre stellari

Sarà capitato a ogni fan della saga di cercare un qualsiasi contenuto inerente a Guerre stellari sul web e, un video dopo l’altro, di trovarsi storie mai viste prima: l’allievo di Darth Fener, un certo Darth Revan; Jason Solo... Insomma, personaggi mai visti prima né nei film né nelle serie animate. Ebbene, siete entrati in contatto con il cosiddetto “Universo espanso di Guerre stellari” (l’odierno Star Wars Legends), ovvero storie canoniche ma mai messe in atto in produzioni cinematografiche o televisive. Per comprendere al meglio la galassia “lontana lontana” è necessario capire l’intero sistema canonico che lega le varie storie alla saga originale, ossia quella degli Skywalker.

Il nostro viaggio comincia nel 1991. Fino a quel momento, qualsiasi produzione della Lucasfilm era fine a se stessa senza alcuna organizzazione; tuttavia, con la volontà di collegare le varie storie fra loro, si rese necessario organizzare un filo logico. Questa volontà ci porta al 1994 quando, durante un'intervista, fu nominato per la prima volta il concetto di canone:

«Il vangelo, o canone come lo chiamiamo noi, include le sceneggiature, i film, i drammi radiofonici e gli adattamenti cartacei. Queste opere ruotano attorno alla storia originale concepita da George Lucas, il resto dei prodotti è di altri autori. Tuttavia, tra di noi, abbiamo letto tutto, e la maggior parte delle storie fa parte della continuity generale. L’intero catalogo delle opere pubblicate comprende numerosi racconti, con molte derivazioni e variazioni come in qualsiasi tipo di mitologia.»

Sostanzialmente, viene affermato che l’universo produttivo di Guerre stellari ruota attorno alla saga originale ma che, nonostante questo, solo la maggior parte della produzione è “accaduta realmente” all’interno della storia.

George Lucas, dunque, presa coscienza di aver parlato di solo una punta dei milioni di personaggi che potrebbero popolare la galassia, ha scelto di permettere il maggior sfogo creativo a numerosissimi autori, delegando il compito di riorganizzare tutto a Leland Chee. Il signor Chee creò dunque un database, o meglio un “holocron”, in cui tutto il materiale inerente a Guerre stellari è stato minuziosamente suddiviso e inserito gerarchicamente. L’holocron è diviso in cinque livelli: G-Canon, T-Canon, C-Canon, S-Canon e N-Canon. Nel G-Canon troviamo tutti i prodotti principali della saga di Guerre stellari, le trilogie, i romanzi e le trasmissioni radio. Il T-Canon comprende le serie televisive come Clone Wars o Rebels. Nel C-Canon invece è presente tutto il materiale dell’Universo espanso che non contraddice una produzione di grado superiore. L’S-Canon include storie vecchie che non si adattano perfettamente al canone corrente. Nell’N-Canon, infine, rientra tutto ciò che non è canonico.


Perfetto, ora che questo magnifico sistema di canonicità è stato delineato, prendiamoci un istante per apprezzarlo e meravigliarci dell’ingegno di George Lucas. Poi possiamo dimenticarlo totalmente siccome le cose non stanno più così. Il giustiziere di Guerre stellari, noto al pubblico come Disney, dal 2014 ha preso l’importante decisione di “lasciare più libertà agli autori”, cancellando tutto ciò che rientra dal C-Canon in giù. Dunque ora possiamo apprezzare con tutto il cuore il nuovo canone, che comprende: le tre trilogie; le serie animate; il fumetto Darth Maul - Figlio di Dathomir; i due film della serie Anthology e tutto ciò che porta la firma di Topolino. Quindi, se intendete intraprendere il vostro viaggio all’interno della saga, ora avete un piccolo elenco di tutto ciò che serve, e un’idea di quanto altro ancora c’è da aspettarsi.


P. Ghitti Botti

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