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Writer's pictureRedazione di Carliweek

Agorà, Model United Nations e un nuovo Io Carli.


Il Liceo Carli, anche in tempi di COVID, non rinuncia a nuove opportunità di apprendere e di mettere alla prova le abilità dei propri studenti. Grazie alla disponibilità del Preside e del Vicepreside, al Carli stanno per arrivare per tutti gli alunni nuovi progetti, nati dalla volontà di approfondire e sviluppare tutte le competenze trasversali fondamentali per la vita e il lavoro di ogni futuro cittadino.


Il primo progetto, che si prospetta partire a breve, prende il nome di “Agorà”. Ispirato all'agorà di Atene, dove i cittadini della polis dialogavano giornalmente, sarà uno spazio di libero dibattito dove tutti gli studenti potranno trovarsi per discutere dei temi più vari. Vuole divenire uno spazio gestito autonomamente dai suoi partecipanti che, ogni settimana, decideranno il tema su cui dibattere, sulla base di uno spunto scritto o di un video. L’Agorà sarà la perfetta palestra di allenamento per migliorar le proprie abilità di dialogo e, forse, per imparare qualcosa di nuovo. In tempi di COVID il tutto potrà essere svolto solo a distanza, tuttavia confidiamo che, a emergenza finita, possa diventare un’opportunità per confrontarsi faccia a faccia, come in un dibattito degno di questo nome.



Rimanendo in tema dibattito, al Liceo sta per tornare un vecchio progetto che gli studenti dell’anno 2016 hanno potuto sperimentare a New York. Un progetto che nasce sul piano internazionale e che include le scuole di tutto il Mondo: Il Model United Nations. Piccoli gruppi di studenti hanno l’incarico di rappresentare una Nazione dell’ONU, confrontandosi con tutte le altre su temi importanti di politica internazionale. Nel 2016 i fortunati studenti del Carli volarono fino a New York per confrontarsi con gli studenti di tutto il mondo, simulando in tutto e per tutto le Nazioni Unite. Il Carli, una volta finita l’emergenza sanitaria, è pronto ad organizzare un progetto del tutto analogo, in collaborazione con altre scuole del territorio. Nel frattempo, si terrà una simulazione fra studenti del Liceo fra febbraio e marzo, per dare un assaggio di come sarà poi il progetto vero e proprio.


Come terzo e ultimo progetto ritorna al Carli una vecchia conoscenza: Io Carli. Lo scorso anno, a causa di una pandemia globale, è stato annullato. Quest’anno, pandemia permettendo, il progetto si reinventa per diventare migliore. L’idea per Io Carli, ovvero una giornata dove sono gli studenti a tenere banco, nasce dalle storiche esperienze di autogestione che gli studenti delle scuole pubbliche hanno reclamato per anni, anche con la forza dell’occupazione. Saranno dunque gli studenti a condurre i corsi a loro piacimento, con la libertà e l’indipendenza di poter proporre idee e spunti per nuove attività. Una giornata per crescere e maturare da studente a studente e per scoprire qualcosa di nuovo che, altrimenti, la scuola non avrebbe ci avrebbe mai insegnato.


La scuola, sebbene molti la prendano solo come una vetusta istituzione pilotata da noiosi adulti, può essere molto di più, e questi progetti ne sono la prova. Con un po’ di impegno, dedizione ed entusiasmo, possiamo imparare qualcosa di nuovo.

R. Zanetti

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