Cronistoria dell’emergenza Covid-19
L’epidemia ha inizio in Cina: il 17 novembre 2019 viene ricoverato il primo caso di contagio accertato di Covid-19. Questo sarà l’inizio della pandemia globale che sconvolgerà tutti.
Durante il mese di dicembre si registrano nuovi casi, senza nessun collegamento epidemiologico. Il 12 dicembre 2019 le televisioni cinesi indicano la città di Wuhan come focolaio del virus; la causa di questa diffusione viene data ad un mercato di pesce e animali presente in città. I primi giorni di gennaio iniziano ad essere isolate le persone che presentano sintomi dell’infezione.
Il 9 gennaio 2020 viene registrato il primo decesso a causa del virus e l’OMS conferma l’epidemia da Coronavirus che fino ad allora era sconosciuto.
Il 21 gennaio il virus arriva negli Stati Uniti, 312 i casi confermati di cui 6 deceduti. Il 22 gennaio il governo cinese mette in quarantena tutta la provincia di Hubei; il giorno seguente la Cina inizia a costruire nuovi ospedali per contrastare l’epidemia, vengono sospesi tutti i festeggiamenti del capodanno. Siamo al 27 gennaio, il virus si espande in Canada, in Thailandia e in Germania, la Cina Conta 106 morti e oltre 4000 contagi, vengono poi confermati due casi in Giappone. Il 29 gennaio molti governi iniziano a preparare un piano per evacuare i propri cittadini da Wuhan e molte compagnie aeree importanti, come Lufthansa, interrompono i voli da e per la Cina.
Il 30 gennaio vengono accertati i primi due casi di Coronavirus in Italia, si tratta di una coppia di cinesi che verrà poi ricoverata all'ospedale Spallanzani di Roma, il governo italiano decide di bloccare tutti i voli per la Cina e dichiara lo stato di emergenza per sei mesi. Molti paesi europei iniziano a registrare i primi contagi. Il 2 febbraio viene registrato il primo decesso fuori dalla Cina, accade nelle Filippine, sono 304 i morti e 15000 i contagiati. L’epidemia di Coronavirus supera per mortalità quella che aveva colpito la Cina nel 2002/03. Il 5 febbraio vengono confermati dei casi sulla Diamond Princess, che verrà successivamente dichiarata focolaio; a bordo ci sono 3500 passeggeri, di cui 35 italiani.
Il 23 febbraio l’Italia diventa il paese europeo più colpito con oltre 100 casi confermati. Dal 4 marzo tutti gli studenti italiani sono costretti alla didattica a distanza causata dalla chiusura delle scuole. Domenica 8 marzo arriva il decreto che dichiara l’isolamento di tutta la regione Lombardia, mentre il 9 marzo Conte annuncia di aver esteso le misure di protezione a tutta Italia dichiarando il territorio “zona protetta”. È l'11 marzo che l’OMS dichiara che il Covid-19 è una pandemia globale.
Il 4 maggio, in Italia vengono alleggerite le restrizioni consentendo l’apertura di alcuni settori lavorativi e viene data la possibilità di praticare sport all'aperto, mantenendo distanze di sicurezza e con i dispositivi di protezione. Dopo la parziale apertura dei primi giorni di maggio, dal 18 maggio si inizia a tornare alla vita normale, grazie all'apertura di molti altri settori lavorativi tra cui estetiste, parrucchieri, bar e ristoranti . Il 3 giugno è considerata una data importante perché vengono riaperti i confini tra le regioni anche se le frontiere con l’estero restano però chiuse fino a nuovo ordine.
A. Giannini - G. Gstrein Scaroni
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