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Donne nell’arte: Louise Bourgeois


Nata a Parigi nel 1911, Louise Bourgeois è stata pittrice, scultrice e scrittrice, nonché la prima donna a ottenere un’esposizione al MoMA di New York. Le sue opere si distaccano da qualunque corrente artistica: sono frutto di una lunga sperimentazione e di una vita tormentata.

Molte delle sue realizzazioni narrano della sofferenza e della solitudine, della sensazione di abbandono nei confronti del padre: prepotente e autoritario, Louis Bourgeois non perdonò mai alla figlia l’essere nata donna e il suo desiderio di diventare un’artista; e una volta tornato dalla guerra, iniziò a frequentare regolarmente bordelli e a tradire ripetutamente la madre di Louise anche con le governanti e le insegnanti della figlia. Il rapporto tormentato con il padre divenne soggetto di innumerevoli installazioni che affrontano temi di sessualità, famiglia e solitudine nelle innumerevoli raffigurazioni di membri maschili sfigurati. In particolare, nell’opera La distruzione del padre del 1974 l’artista vendica la madre in un rovesciato complesso di Elettra freudiano, uccidendo metaforicamente il padre smembrandone le viscere su un tavolo da pranzo.

Il rapporto con la madre fu, invece, molto intenso: Joséphine Fauriaux divenne simbolo di riparazione e protezione, che trasfigurò all'interno delle sue opere, celebrando la madre con il tema della maternità nelle maniere più svariate. Nel 1999 Louise Bourgeois realizzò Maman, un’imponente scultura di acciaio raffigurante un enorme ragno, contenente nel ventre uova di marmo.


Il ragno è un’ode a mia madre. Lei era la mia migliore amica. Come un ragno, mia madre era una tessitrice. La mia famiglia era nel settore del restauro di arazzi e mia madre si occupava del laboratorio. Come i ragni, mia madre era molto brava. I ragni sono presenze amichevoli che mangiano le zanzare. Sappiamo che le zanzare diffondono malattie e per questo sono indesiderate. Così, i ragni sono protettivi e pronti, proprio come mia madre.

Tali parole sono state pronunciate dall’artista stessa, in occasione della prima installazione di Maman a Tokyo. Con le immense zampe, il ragno crea una gabbia protettiva intorno ai passanti, che si trovano sopra le loro teste il ventre con le uova. Louise Bourgeois ridefinì così l’animale nell’immaginario collettivo per attribuirgli un nuovo significato, forte e universale, di maternità.

Tutto il suo vissuto diviene parte della creazione artistica di Louise: l’artista sceglie di mostrare apertamente il suo corpo martoriato dalla sua infanzia attraverso rappresentazioni crude e dirette di corpi femminili sfigurati e sanguinanti, dall’anatomia della nudità, al momento del parto, al ruolo di madre protettrice dei figli. Mentre la figura maschile è abbandonata ai desideri carnali, la figura femminile assume un significato di protezione: lo dimostra la raccolta Femme Maisons (1942-1947), una serie di dipinti in cui il corpo femminile viene rappresentato con le fattezze antropomorfe di una casa, limite di separazione tra esterno e interno, pericolo e protezione.



Louise Bourgeois, La distruzione del padre, 1974.



Louise Bourgeois, Maman, 1999.



Louise Bourgeois, Femme Maisons, 1942-1947.



S. Tortora

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