F1: si accendono i semafori
Dopo una lunga e difficile attesa per i tifosi della Formula 1, venerdì 3 marzo, in Bahrain, la sessione di prove libere ha sancito l’inizio del primo weekend di gara della stagione di Formula 1 2023. Tutti i tifosi, dopo aver visto i risultati dei test pre stagionali, erano preparati a immaginare in pista una Red Bull imbattibile, e così è stato. Già dalle prime sessioni di prove libere il team capitanato da Christian Horner ha dimostrato un passo gara e una velocità decisamente superiori a quelli delle altre squadre. Per questo motivo, anche durante le qualifiche la Red Bull si è rivelata incredibilmente veloce; infatti, Max Verstappen e Sergio Perez hanno conquistato rispettivamente la prima e la seconda posizione, confinando le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz dopo di loro. Il giro eseguito da Max Verstappen è stato quasi perfetto, senza alcun errore, proprio per questo motivo il campione in carica ha conquistato meritatamente la pole position senza lasciare a nessuno possibilità di replica.
Domenica 5 marzo alle ore 16 Max Verstappen si posiziona sulla griglia di partenza e allo spegnimento dei semafori sfreccia con la sua vettura in testa alla corsa. Lo stesso non accade a Sergio Perez che dopo una partenza difficoltosa viene affiancato e superato dalla Ferrari di Charles Leclerc, favorita dall’utilizzo di un treno di gomme più nuove, non usato nelle qualifiche. Leclerc cerca di rincorrere Verstappen ma, come dimostrato nei test e nelle prove il passo della Red Bull, è decisamente migliore, per questo motivo il pilota monegasco continua a perdere terreno mantenendo dietro di sé il messicano. Sainz perde lentamente terreno da Sergio Perez, non riuscendo a tenere il suo passo, e viene a sua volta seguito dai due piloti della mercedes, Lewis Hamilton e George Russell che comandano il resto del gruppo, composto da Fernando Alonso e Lance Stroll, i due piloti dell’Aston Martin, penalizzati da un contatto avvenuto a inizio gara.
Con il passare dei giri la situazione rimane invariata fino al momento del primo pit-stop che manifesta una differenziazione di strategia tra la Red Bull e la Ferrari. La squadra austriaca inaspettatamente opta per la scelta di un secondo treno di gomme soft, mentre la Ferrari decide di rimanere sulla strategia originale che comporta l’utilizzo di un treno di gomme hard. I meccanici della Ferrari dimostrano immediatamente la loro competenza eseguendo un ottimo doppio pit stop che rimette i due piloti in pista nelle precedenti posizioni. In seguito, però, la Red Bull di Perez si dimostra molto più performante della Ferrari di Leclerc che viene superata senza troppa difficoltà. Nel frattempo Fernando Alonso, pluricampione del mondo, sorpassa i due piloti della Mercedes, confermando il passo formidabile dimostrato in prova. Molte squadre, però, continuano la gara in un’estrema difficoltà: la McLaren è costretta a ritirare la vettura dell’esordiente Oscar Piastri, mentre Lando Norris procede nelle ultime posizioni, Ocon è costretto a scontare una penalità di venti secondi per non avere rispettato la procedura di partenza e le Haas di Hulkenberg e Magnussen continuano la gara nelle retrovie.
Tuttavia i colpi di scena non sono terminati perché, dopo aver effettuato il secondo pit stop, la Ferrari di Charles Leclerc subisce una perdita di potenza che lo costringe al ritiro; il pilota monegasco esprime la sua frustrazione in radio, mentre la Ferrari si avvia verso il primo problema di affidabilità della stagione. Dopo l’incredibile ritiro di uno dei favoriti per l’aggiudicazione del podio la situazione subisce un cambio radicale: Sainz si ritrova in terza posizione tallonato dall’Aston Martin di Fernando Alonso. Carlos Sainz tenta con tutte le sue forze di rimanere idealmente sul terzo gradino del podio, ma Alonso non sembra essere dell’idea e sorpassa il suo connazionale con estrema disinvoltura. Sainz non ha possibilità di replica e la gara si conclude con la vittoria di Max Verstappen, il secondo posto di Sergio Perez e l’epico terzo posto di Fernando Alonso, quarantunenne che non saliva sul podio dal 2014. Buoni anche i risultati di Valtteri Bottas su Alfa Romeo, Pierre Gasly su Alpine e Alexander Albon su Williams, che hanno chiuso rispettivamente in ottava, nona e decima posizione.
Una grandissima delusione per i tifosi Ferrari che al termine del Gran premio vengono messi al corrente della possibilità di una penalità di dieci posizioni in griglia che verrà inflitta a Leclerc in caso di sostituzione di batteria o centralina. Se fosse necessario sostituire entrambe le componenti della sua vettura il pilota monegasco sarebbe costretto a retrocedere di venti posizioni sulla griglia del Gran premio dell’Arabia Saudita. In ogni caso rimane evidente la supremazia della Red Bull che al termine del primo weekend di gara risulta la favorita per la vittoria sia del titolo piloti che di quello costruttori. Non possiamo sapere quello che accadrà nelle prossime gare, ma una cosa è certa: tutti i team di Formula 1 devono iniziare a lavorare sodo per cercare di contenere la superiorità della Red Bull.
G. Poli
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