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Writer's pictureAlessandro Pasini

I cartoni animati: un'arma ideologica?

Tutti abbiamo studiato i regimi e le ideologie della Seconda guerra mondiale, ma stupirà molti scoprire che la propaganda non fu perpetrata solo con giornali e programmi scolastici, ma anche attraverso mezzi che possono sembrare più innocenti, come i cartoni animati. Era un periodo di crescita per le tecniche di animazione, e i personaggi più iconici come Topolino, Popeye, o i Looney Tunes, erano diventati un fenomeno mondiale, che smuoveva le masse. Entrambi i fronti, impegnati a combattersi a vicenda, chiesero a case di animazione tra cui la Disney, di produrre cortometraggi mirati a screditare il fronte nemico. Queste animazioni erano create sia per divertire i più giovani, imponendo loro un’idea attraverso lo svago, sia per rallegrare gli adulti e i soldati, a cui avrebbero potuto strappare una risata, ma rimanendo comunque concentrati sull’argomento dominante.

In questo articolo vedremo alcuni degli esempi più eclatanti di questo fenomeno.


Fronte statunitense

Ci sono numerosi corti prodotti in particolare da Walt Disney o Warner Bros che rappresentano perfettamente questo fenomeno, nei quali possiamo vedere personaggi iconici come Paperino, maneggiare bombe [1] e pagare le tasse per supportare il popolo americano [2], in altri Minnie che incita le casalinghe a tenere da parte il grasso alimentare per la costruzione di ordigni esplosivi [3], i tre porcellini che si difendono dal lupo cattivo con una casa rinforzata coi titoli di guerra americani [4], o Superman che distrugge degli aerei da guerra giapponesi [5]. Questo ci permette di capire come la mentalità fosse talmente incentrata sulla guerra da poter parlare tranquillamente armi di distruzione di massa nei cartoni animati.

Sicuramente il corto che mi ha colpito di più è Der Fuehrer's Face, dalla trama tanto semplice quanto geniale, nel quale Paperino si risveglia in una Germania nazista dove il simbolismo è esagerato, con soldati succubi di un sistema crudele e duro. Il papero è costretto a lavorare in una catena di montaggio di proiettili, nella quale è obbligato a eseguire il saluto romano ogni volta che vede un ritratto del Fuehrer. Infine Paperino si risveglierà e esclamerà la sua felicità di essere un cittadino americano. Questo corto satirico è a dir poco geniale, e ne consiglio la visione per comprendere meglio emozioni che la scrittura non può trasmettere [6].


Fronte sovietico

Anche l'Unione Sovietica partecipò a questa propaganda, proponendo cartoni più storici più indirizzati verso l'apprendimento che all’intrattenimento. La caricatura di Hitler non doveva far ridere ma incutere terrore.


Fronte nazifascista

Quello che molti non si aspetterebbero è anche il “rovescio della medaglia”, ovvero la stessa propaganda, ma sul fronte nazista, e che in passato si è cercato di dimenticare, come dimostrato dalla difficile reperibilità. Sono esempi di questo fenomeno corti finanziati da Mussolini, nei quali vediamo Winston Churchill che deve bere una pozione per nascondere le sue sembianze bestiali [7]. La Germania, invece, ne proponeva altri, nei quali delle api sparavano a delle volpi malvagie [8], che simboleggiavano la parte riluttante della Germania nei confronti del nazismo, il corto che mi ha colpito maggiormente è stato Ninbus libéré, una pellicola avente lo scopo di deridere i bombardamenti aerei degli alleati francesi, e destinato alle zone della Francia conquistata [9]. I giapponesi invece, proposero personaggi della loro tradizione, come per esempio Momotaro, che combatte per la sua patria. La maggior parte di questi però sono difficilissimi da recuperare, e quel che ci rimane è di qualità bassa.


La Seconda guerra mondiale non è stata combattuta solo con le armi, ma anche con l’utilizzo di personaggi animati capaci di influenzare l’opinione pubblica in base all’idea che dovevano rappresentare: questo ci aiuta a capire il valore di cartoni, prodotti di animazione, ma più in generale delle opere di fantasia e narrativa di ogni epoca, spesso intrecciate alle idee del periodo storico stesso. Questo ci porta a riflettere anche sul ruolo che la propaganda ha sempre avuto nella storia, che sicuramente ha oggi, e che avrà in futuro. Non solo l’informazione, ma anche anche arte e intrattenimento possono essere mirati a manipolare il pubblico, conquistare consenso e imporre un punto di vista quale unico corretto. Solo a posteriori si potrà capire quanto le idee dominanti hanno influito sul comportamento delle masse e su avvenimenti talvolta tragici.


A. Pasini


Note

[1] In The Vanishing Private, link: youtu.be/qcoNT5Ust3Q.

[2] In The New Spirit, link: youtu.be/eMU-KGKK6q8.

[3] In Out of the Frying Pan into the Firing Line, link: dailymotion.com/video/x53o4w7.

[4] In The Thrifty Pig, link: youtu.be/l8fjvfmnMqc.

[5] In Japoteurs, link: youtu.be/-YDO8HR_2Xg.

[7] In Dottor Churkill, link: youtu.be/qV2Zlr5sMII.

[8] In Der Storenfried, link: youtu.be/Q8MUYCVD-VM.

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