La settimana del mondo in Bocconi
Su proposta del prof. Angelo Cioffi, referente del Liceo per l'Orientamento in uscita, io e la mia compagna di classe Alissia abbiamo svolto un progetto chiamato Knowledge Week: si tratta di un insieme di attività organizzate dall'Università Bocconi, svolte tra lunedì 15 giugno e venerdì 19 giugno 2020.
I primi due giorni abbiamo potuto assistere a otto lezioni con lo scopo di avvicinarci al mondo Bocconi.
Le materie trattate sono state: management, che ci ha mostrato l'importanza della creatività e la genialità nel business; data scienze, che ci ha insegnato come utilizzare al meglio i dati nell’economia; diritto, trattando il tema della privacy nell’epoca del Coronavirus; management per arte, cultura e comunicazione dove abbiamo analizzato i principi per la creazione del valore; math for all, che ci ha introdotto all’importanza dell’intelligenza artificiale: economics, che ci ha guidati nel mondo della logica; scienze politiche, discutendo di democrazia; infine finanza, dove abbiamo trattato il sistema
finanziario.
Dopo aver seguito le lezioni, nel corso della giornata di mercoledì, abbiamo avuto la possibilità di svolgere da due a quattro laboratori legati agli argomenti delle lezioni.
Giovedì pomeriggio abbiamo avuto modo di parlare con degli studenti Bocconi per avere una testimonianza e comprendere meglio il mondo Bocconi.
L’ultimo giorno, venerdì, ci siamo riconnessi per ridefinire il nostro lavoro e concludere questa esperienza.
Il Knowledge Week di Bocconi si è presentato ai nostri occhi naturalmente come un’opportunità unica per entrare in contatto e sperimentare le lezioni di una tra le più prestigiose università del mondo. Pensavamo di incontrare tematiche a noi completamente sconosciute e di entrare in una nuova realtà.
Andiamo a vedere, quindi, se sono state soddisfatte le nostre aspettative....
Nella prima fase di introduzione, le lezioni sono abbastanza frontali, caratterizzate dal professore che spiega mentre gli alunni ascoltano: poche sono stati gli interventi e le domande, risultano effettuate sopratutto solo da 4/5 alunni su un totale di circa 180/200 presenti, salvo per quanto avviene nel corso di “Management per arte, cultura e comunicazione” che richiedeva intervento diretto degli studenti coinvolti tramite un sondaggio.
Ciò, tuttavia, si mostra ragionevole, essendo un nuovo incontro per tutti.
Nonostante questa timidezza da parte degli studenti, gli insegnanti si sono mostrati comunque molto disponibili e gentili. Ognuno di loro aveva predisposto delle presentazioni e ognuno si era presentato a noi con degli esempi concreti attuali, in modo che potessimo essere più partecipativi possibili. I contenuti sono naturalmente molto elementari affinché anche gli studenti non già introdotti all'ambito economico potessero comprendere, ma per gli studenti che possedevano già una certa conoscenza degli ambiti spiegati, come nel nostro caso, potrebbero non essere risultati molto utili o, alcune volte, ripetitivi.
Abbiamo trovato la seconda fase decisamente più stimolante. I materiali assegnati per i laboratori, almeno quelli da noi frequentati, sono stati molto interessanti, come ad esempio il documento concesso dalla scuola “Richard Ivey School of Business Foundation” sulla situazione finanziaria di “Prada” fino all'anno 2011 e sulle possibili strategie che potrebbe percorrere per aumentare il capitale.
Le lezioni svolte dopo la giornata degli laboratori sono più coivolgenti, ma ciò che ci ha fatto rimanere un po’ dispiaciuti sono le mancate risposte ai nostri lavori da parte degli professori, poiché un commento individuale potrebbe essere per noi molto efficace per i lavori futuri. Tuttavia, siamo consapevoli dell’impegno che dovrebbe metterci un professore nel valutare uno a uno i compiti svolti, per questo abbiamo trovato che sia un gesto davvero carino quello del professore Andrea Quartarone, che ha cercato di inserire le idee di ognuno nella presentazione che doveva esporre il giorno dopo dalla consegna dei laboratori.
Gli studenti Bocconi, durante “Incontro di orientamento peer-to-peer” hanno dimostrato di essere molto esaurienti e organizzati.
Un difetto che abbiamo riscontrato è stato la piattaforma utilizzato, che è apparso un po’ più difficile da utilizzare e gestire rispetto a quello abituale che utilizziamo per le videolezioni a scuola.
In conclusione, è stato un percorso molto appassionante e utile.
N. Podda
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