Ti ricordi di...Ned - Scuola di sopravvivenza
Vi è mai capitato, da fanciulli, di navigare, seduti sul divano, su Nickelodeon (quello vero intendo, ai tempi gloriosi di colossi come “ICarly” o “Due Fantagenitori”) di incappare in una serie televisiva, ambientata in quello che pensavamo fosse un classico liceo (importante far notare il mio grandissimo disappunto scoprendolo diverso), colma di personaggi bizzarri e dei buoni vecchi stereotipi scolastici, dal nerd con gli occhiali Andreottiani al bullo munito di giubbotto di pelle e jeans:, una serie senza impegno, con i classici connotati da sitcom.
Avete capito bene, sto parlando di “Ned Scuola Di Sopravvivenza”, programma che - probabilmente - avrà segnato la realtà che noi percepivamo come “scolastica”, le bravate, gli inganni e la giungla sociale del bullo e dell’emarginato.
Il programma, uscito in Italia nel 2006 (anche se scelgo personalmente di datarlo ben prima), racconta le vicende di Ned Bigby, il quale, affiancato dal solito cliché di amici (la squadra dei “secchioni”), stipula una guida di sopravvivenza alla scuola.
Per avere qualche dato in più, di cui molti in realtà curiosi, è composta da 3 stagioni (in genere molto poche per una sitcom), ed è conosciuta anche come “Ned - sopravvivenza a scuola”, titolo poi fortunatamente modificato.
Forse è importante per molti di noi per l’immagine che trasmetteva: in fondo eravamo giovanissimi, se non addirittura bambini, quando l’abbiamo vista per la prima volta, facendoci sognare, e non era un sogno qualunque.
Il programma ci faceva sognare un ambiente con cui la maggior parte degli studenti si trova in conflitto, la scuola.
La scuola, in particolare le superiori, diventavano un ambiente lontano, pieno di contraddizioni e fatiche, ma anche di tante risate e, soprattutto, un luogo dove cercare di sopravvivere. Ciò ha creato un contesto sociale accattivante, colmo di stimoli, in totale contrasto con la monotonia che pervade qualsiasi istituto.
In fondo è questo il potenziale della serie, mostrarci un’alternativa, sì lontana, ma pur sempre raggiungibile.
Senz’altro educativo, dunque, e al meraviglioso profumo di anni 2000.
Avete per caso vaghi ricordi riguardo il programma?
Scrivete pure alla nostra pagina Instagram o sul nostro blog!
P. Ghitti Botti
Comments