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Writer's pictureAlessandro Pasini

Keane: l’armonia della musica, tra speranze e paure

Era una giornata d’autunno dell’anno passato, tornavo a casa da scuola, e la radio trasmise una canzone che mi colpì particolarmente. Corsi a cercarla e, ascoltandola interamente per la prima volta, ebbi i brividi per l’armonia melodica che trasmetteva. Si trattava di Everybody’s Changing, dei Keane. Incuriosito mi misi ad ascoltare un loro album; è così che scoprii uno dei gruppi musicali rock alternativi più interessanti che abbia mai incontrato. Conosciuti come «il gruppo senza chitarre», i Keane hanno una storia che merita di essere raccontata.


Come nascono i Keane?

Un ragazzino britannico chiamato Tim Rice-Oxley aspetta trepidante l’arrivo del suo fratellino. La madre in ospedale, conosce un’altra donna, partoriscono lo stesso giorno, e per consolidare quella nuova amicizia nata per destino, decidono di chiamare entrambe i loro figli Tom. Grazie a questo incontro fortuito, Tim conoscerà quello che inizialmente per lui era solo il ragazzino con lo stesso nome di suo fratello, non sapendo che in futuro sarebbero diventati membri della stessa band. I Keane saranno il gruppo musicale rock alternativo britannico che ha vinto svariati premi tra cui il Q Awards come migliore album con Hopes and Fears, anche vincitore di nove dischi di platino e all’undicesimo posto tra gli album più venduti negli anni duemila.


I due ragazzini crescono insieme, frequentano la stessa scuola, nella quale incontrano Richard Hughes. Successivamente conosceranno Scott, un collega universitario con il quale decideranno di formare un gruppo rock chiamato The Lotus Eaters, specializzato in cover di gruppi storici come i Beatles, gli U2 e gli Oasis. Il gruppo si esibiva inizialmente in piccoli locali inglesi, e iniziò a raccogliere un certo numero di fan, attirando anche l’attenzione di personaggi come Chris Martin, cantante dei Coldplay, che invitò Tim Rice-Oxley a entrare nel gruppo, ricevendo un rifiuto. Nella primavera 1997, decisero di cambiare il nome del gruppo in Keane, e presto iniziarono a produrre i loro primi singoli. Fu in questo momento che Dominic Scott abbandonò il gruppo lasciandolo «senza chitarra»; ma Tim e i suoi compagni non si diedero per vinti e continuarono la produzione, sperimentando senza questo strumento, peraltro tra i più utilizzati. È anche questa loro particolarità che gli ha permesso di raggiungere il successo, infatti nel 2004 uscì Hopes and Fears, il loro album più venduto e da molti considerato il loro picco di qualità. Continuando la narrazione, vorrei analizzare brevemente alcuni dei loro brani che reputo tra i più significativi.


Hopes and Fears (2004)

Somewhere Only We Know spiega l’emozione che si può sperimentare quando si ritorna in luoghi pregni di ricordi ai quali siamo affezionati, che siano fisici o ideali. Una persona per raggiungerli deve percorrere una strada che conosce, ma che è diventata vuota, forse perché ora si è da soli, forse perché non ci si ritrova più il significato che aveva un tempo. In questa canzone la natura viene utilizzata come metafora di ciò che manca, mentre l’uso eccelso della tastiera ricrea un'atmosfera armonica difficile da definire, che ricorrerà in tutto l’album.


Bend & Break può avere una diversa interpretazione per ogni persona che la ascolta. Questo brano si basa sul concetto di andare avanti, di sorpassare le difficoltà della vita, raggiungendo i momenti più felici che sono ciò che davvero importa nella vita. Tim Rice-Oxley parlando di Bend & Break cita la depressione, come la vita può sembrare crudele e non degna di essere vissuta, e solo quando sorge il proprio sole, tutto viene illuminato e si ha la possibilità di vedere il mondo da una prospettiva più felice.


Can’t Stop Now contrasta la sua musicalità armonica con il suo crudo significato. Questa canzone mi tocca personalmente, e si sofferma sul concetto dell’acquistare consapevolezza, di lasciare qualcuno, ma solo momentaneamente. È dell’impossibilità di fermarsi in quel momento, per motivazioni che potrebbero essere infinite. La scelta migliore per quelle due persone è allontanarsi, dandosi appuntamento in un futuro incerto, che potrebbe riservare qualsiasi cosa.


Gli album successivi

Nel 2006 esce Under The Iron sea, secondo album del gruppo, presentato come la rappresentazione di un mondo magico, affascinante, ma che rivela un lato gotico e pessimistico, seguito da Perfect Symmetry e Strangeland, dai toni decisamente più ottimisti e speranzosi, ma che mantengono l’atmosfera malinconica rappresentativa del gruppo.


Scritta per parlare della tossicodipendenza di Tom, e la volontà di Tim di aiutarlo, Hamburg Song è una di quelle rare canzoni che probabilmente si legherà per sempre a una persona cara di chi la ascolta. Come Bend & Break può essere interpretata in molti modi diversi, ma il concetto principale è la volontà di essere vicini a una persona, Hamburg Song vuole lanciare un messaggio a qualcuno: Ti voglio bene e voglio fare tutto il possibile per aiutarti e essere qui per te. Nulla di più.


Una delle tracce migliori del gruppo, Sovereign Light Café affronta il tema di un ritorno all'inizio, un momento in cui i membri, all’età di 16 anni, seduti in un locale sul mare, parlavano di tutte le grandi cose che avrebbero compiuto nella loro vita. Unione di nostalgia e speranza, questa canzone riesce a far riaffiorare ricordi di tempi più semplici, con una superba armonizzazione strumentale.


Dopo una pausa dal 2013 al 2019 il gruppo è nuovamente riunito, e ha pubblicato il suo quinto e per ora ultimo album. Cause and Effect secondo molti critici non raggiunge i livelli musicali di Hopes and Fears o Under the Iron Sea, ma comunque rimane un album valido, anche se a minore livello di Perfect Symmetry. Attualmente il gruppo non è più nel suo momento di gloria, come fu all’inizio degli anni duemila, ma mantiene comunque ciò per il quale è stato amato: i temi nei quali ci si può rispecchiare, un utilizzo quasi perfetto del pianoforte e un’armonia musicale che riesce a fare venire i brividi ad appassionati e non.


In totale i Keane hanno venduto dieci milioni di album in tutto il mondo e la loro avventura nel mondo della musica continua tuttora. Riusciranno mai a ritornare allo splendore di Hopes and Fears?


A. Pasini

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